Negli ultimi mesi con l’arresto di Gino e la consegna spontanea di 7 compagn* tedeschi che erano ancora latitanti, la geografia del processo si è ulteriormente allargata, complicandone sia l’aspetto politico che quello repressivo.
Ricordiamo che tutto questo sproposito di indagini, azioni repressive e carcerazioni preventive si basa sulle dichiarazioni, tanto infami quanto ridicole, di alcuni neo-nazisti che si trovavano a Budapest per celebrare la parata nazista denominata “Giornata dell’Onore”.
Il seguente riassunto, oltre che a rispondere a un’esigenza di cronaca, vuole essere uno stimolo per i solidali non solo a lottare con sempre maggiore determinazione contro quelle che sono le cause e i responsabili di questo enorme apparato repressivo, ma anche a rafforzare le reti transnazionali di collaborazione, solidarietà e lotta.
GINO
Gino è un cittadino albanese e un italiano senza cittadinanza, detenuto nella prigione di Frenes (Parigi), in Francia, dal 12 novembre 2024. È stato arrestato dalla polizia antiterrorismo francese (SDAT) dopo aver lasciato la Finlandia, dove risiedeva e da dove sarebbe stato estradato in Ungheria. È attualmente in corso il processo per decidere se dovrà essere estradato dalla Francia e consegnato alle autorità ungheresi.
L’udienza del 12 marzo non ha deciso né sulla sua estradizione né sulla richiesta di domiciliari e quindi dovrà rimanere ancora in carcere.
La prossima udienza è stata fissata per il 9 di aprile.
MAJA
Maja è un* compagn* tedesc* digenere non binario, attualmente detenut* a Budapest dopo essere stata illegalmente estradat* dalla Germania nel giugno 2024. Il suo processo è iniziato il 21febbraio 2025. E’ accusat* di lesioni potenzialmente letali, commesse all’interno di una presunta associazione a delinquere, e rischia fino a 24 anni di carcere duro. Nonostante le terribili condizioni di detenzione, Maja ha rifiutato la proposta di patteggiamento del Pubblico Ministero ungherese e ha ribadito il suo impegno di solidarietà e di lotta. Qui la sua ultima dichiarazione pubblica.
TOBI
Tobi è stato arrestato a Budapest nel febbraio 2023 ed è stato condannato a 22 mesi di carcere, dopo aver sottoscritto l’offerta di patteggiamento della procura. Allo scadere della pena in Ungheria, nel dicembre 2024, è stato trasferito nel carcere di Karlsruhe, in Germania, e ora dovrà affrontare il processo per il caso Antifa Ost.
HANNA
Hanna è attualmente detenuta a Norimberga. All’inizio di marzo è iniziato, a Monaco di Baviera, il suo processo relativo ai fatti di Budapest – che per lei si svolge in Germania e non in Ungheria – con l’accusa di tentato omicidio e associazione a delinquere.
UN NUOVO CAPITOLO PER SETTE COMPAGN*
Il 20 gennaio, sette compagn* (Paul, Nele, Clara, Zaid, Moritz, Luca e Paula), ricercati da oltre un anno, si sono consegnati alle autorità tedesche. Al momento si trovano nelle carceri di Lipsia, Colonia, Amburgo, Chemnitz e Bielefeld, in attesa della decisione delle autorità tedesche sulla richiesta di estradizione formulata dall’Ungheria. L’inizio dei processi non è ancora stato fissato.
FUGGITIV*
Alcun* compagn* sono latitanti e a loro va la nostra massima solidarietà e il nostro sostegno!
ILARIA
Ila, dopo 16 mesi di detenzione a Budapest, è stata liberata nel giugno 2024 perché eletta al Parlamento europeo. Il governo ungherese ha chiesto al Parlamento di revocarle l’immunità ed è in corso la procedura per decidere in merito. Qualora l’immunità venisse revocata, il processo a suo carico riprenderebbe e Ilaria rischierebbe nuovamente di essere arrestata ed estradata in Ungheria.
GABRI
Gabri è attualmente libero in Italia, perché nel marzo del 2024 la corte d’appello di Milano ha respinto la richiesta di estradizione dell’Ungheria a causa delle condizioni disumane di detenzione nelle carceri magiare. Tuttavia, per lui inizierà il processo in contumacia a Budapest il 6 maggio.