Nuova udienza del processo a Gino


Alle 20 di mercoledì 12 marzo si è tenuta la 5ª udienza del processo al nostro compagno Gino.

È stata discussa approfonditamente la documentazione inviata dall’Ungheria e da parte della difesa è stata avanzata una nuova richiesta per i domiciliari.

Gino ha rilasciato una dichiarazione sul contesto politico dell’Ungheria e del giorno dell’onore, scenario dei fatti imputati.

Alcuni punti del dossier ungherese non convincono la Corte francese:

1) la pena massima di 24 anni in caso di condanna, che nel mandato d’arresto per Gino non erano specificati, appaiono chiaramente sproporzionati rispetto alle accuse

2) la scarsa precisione della corte ungherese nell’indicare il carcere di detenzione preventiva in caso di sua estradizione

 

Il pubblico ministero sostiene che al netto delle condizioni carcerarie i capi d’accusa valgono in Ungheria tanto quanto in Francia, e di conseguenza incoraggia per l’ennesima volta la corte a procedere con l’estradizione.

La nuova proposta degli avvocati difensori per far ottenere i domiciliari a Gino è stata ricevuta con la sua dose di dubbi (sollevati principalmente dal Pubblico Ministero): permane secondo la corte il rischio di fuga da parte dell’imputato.

La decisione ultima riguardo ai domiciliari sarà il 26 marzo.

La risposta, si pensa definitiva, alla domanda di estradizione arriverà invece all’udienza fissata per il 9 aprile.

Gino rimane detenuto a Fresnes, ci auguriamo che presto possa uscirne, libero!