Gino è libero


OBBLIGO DI FIRMA PER GINO E PROSSIMA UDIENZA IL 28 GENNAIO

Il 24 dicembre, Gino si è opposto alla sua estradizione verso la Germania davanti al Tribunale di Parigi. È stato posto sotto controllo giudiziario per tutta la durata del suo processo, sempre nell’ambito dell’affare di Budapest, in attesa che la giustizia francese si pronunci sul suo caso.  Questa liberazione costituisce una prima vittoria.

Ma Gino rischia ancora l’estradizione verso la Germania, dove potrebbe essere condannato fino a 10 anni di carcere.  La situazione è tanto più preoccupante in quanto la Germania, già responsabile dell’estradizione illegale di Maja T. verso l’Ungheria nel giugno 2024, è impegnata in una repressione feroce contro il movimento antifascista. Si pensa in particolare al processo di Hanna, la cui difesa denuncia il carattere contraddittorio e poco fondato delle prove presentate.

Più in generale, gli antifascisti che devono essere giudicati a partire da gennaio a Düsseldorf sono sottoposti a condizioni di detenzione molto restrittive e perseguiti ancora una volta sulla base di accuse sproporzionate rispetto ai fatti constatati.  In questo contesto, appare evidente che le condizioni per un processo giusto ed equo, in caso di estradizione, non siano garantite. Inoltre, il lavoro di solidarietà verso gli antifascisti incarcerati in Germania è ogni giorno più ostacolato dall’influenza degli Stati Uniti, che hanno designato Antifa Ost come organizzazione terroristica nel settembre 2025. Il blocco dei conti di solidarietà sui social network, unito al congelamento delle raccolte fondi di sostegno, impedisce di informare sulla situazione e di sostenere materialmente le persone perseguite e incarcerate. 

Constatare non basta: occorre preservare e sviluppare la solidarietà internazionale, restare uniti e mobilitati contro l’estradizione di Gino in Germania, per l’abbandono delle accuse e per la liberazione di tutti gli antifascisti incarcerati.  La prossima udienza di Gino si terrà il 28 gennaio. Facciamo appello a tutte le forze progressiste affinché si mettano in movimento.

#FreeGino