Aggiornamenti Gabri


Diversi sono i procedimenti giudiziari che hanno preso il via in seguito alle contestazioni per le celebrazioni neonaziste in occasione delle cosiddette “Giornate dell’onore” a Budapest tra il 9 e l’11 febbraio del 2023. Queste giornate, che ufficialmente celebrano la “resistenza” contro l’Armata Rossa, sono di fatto un insieme di parate e rievocazioni nostalgiche, finanziate direttamente dal governo ungherese, in cui si radunano i partecipanti delle peggiori sigle neonaziste da mezza Europa tra cui: Legio Hungaria, Hammerskin, Blood&Honour e Nordic Resistance.

Nell’ambito delle contromanifestazioni che si sono tenute in quei giorni sono state denunciate delle aggressioni ad alcuni partecipanti che hanno portato l’11 febbraio 2023 all’arresto a Budapest di Ilaria e due cittadini tedeschi, Tobi e Anna.

A ottobre 2023 le indagini per le aggressioni contro i nazisti vengono chiuse e l’Ungheria emette un mandato di arresto europeo (MAE) per 14 nuove persone accusate degli stessi fatti tra Italia, Francia e Germania. Nella notte tra il 20 e il 21 novembre viene arrestato Gabriele, un compagno di Milano.

Gabriele viene messo ai domiciliari in attesa che venisse discussa la sua estradizione in Ungheria ed elaborata la richiesta del giudice allo stato ungherese di rispondere ad alcuni quesiti riguardanti le condizioni detentive nel paese. Nel marzo 2024, dopo quattro mesi di arresti domiciliari, la Corte d’Appello di Milano respinge la richiesta di estradizione dall’Ungheria a causa delle condizioni disumane di detenzione nelle carceri magiare. 

Da allora Gabriele si trova libero in Italia e il 6 maggio 2025 è iniziato il suo processo in Ungheria. Gabriele rimane infatti formalmente imputato per i fatti di Budapest e il processo va avanti anche per lui con l’eventualità di udienze da remoto. Nel suo caso non sono ancora chiare le implicazioni di un processo in contumacia rispetto alla giurisprudenza Ungherese, ma se venisse condannato ci sarebbe il rischio di dover scontare la sentenza decisa dall’Ungheria in Italia. 

Dal 2023, in tutta Europa si sono tenute decine di iniziative a sostegno degli/delle imputat* del processo, sia per raccogliere fondi sia per dimostrare azioni di solidarietà concreta e dibattito sul tema dell’antifascismo. Ricordiamo che in Italia è attiva la campagna Free All Antifas – Italia, per fornire aggiornamenti sui processi e sulle iniziative di approfondimento e benefit.

La solidarietà ha anche bisogno di impegno concreto, per questo motivo la campagna di raccolta fondi ha pagato avvocati e viaggi di solidali, ha sostenuto direttamente prigionier* con le donazioni raccolte tramite decine di benefit. Tuttavia non si è ancora concluso il primo grado di giudizio e le pene rischiano di essere molto alte: è importante continuare a sostenere la cassa!

L’associazione Brigate Volontarie per l’Emergenza ha creato un conto dedicato esclusivamente a questa causa ed è possibile effettuare donazioni tramite bonifico o Paypal.

Brigate Volontarie per l’Emergenza ODV

IBAN: IT20Z0623001616000015293082

Paypal: https://www.paypal.com/paypalme/brigatevolontarie?country.x=IT&locale.x=it_IT

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Campagna Free All Antifas – Italia

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