Perché una campagna di solidarietà internazionale antifascista


Questo blog, e il relativo canale telegram, nascono con la volontà di tenere aggiornati le/i i solidali sull’andamento del processo, le misure detentive dei compagn* e specialmente le riflessioni e le inizative di solidarietà dal basso organizzate a loro supporto. La mail di contatto è freeallantifasitaly@inventati.org
Sono noti e ampiamente dibattuti i fatti che in occasione delle mobilitazioni antifasciste in occasione della Giornata dell’onore che si sono tenute a Budapest nel febbraio del 2023 hanno portato a un gran numero di compagni arrestati e indagati. Le indagini contro i partecipanti a queste giornate si sono presto diramate in tutta Europa coinvolgendo in prima istanza la polizia e la magistratura ungherese, quindi in coordinamento con le varie forze di polizia in Europa. Questo processo è diventato anche un laboratorio con cui le forze dell’ordine si sono coordinate tra di loro facendo ampio uso del MAE (mandato di cattura europeo), incrocio di banche dati, informazioni di intelligence, ecc…
Negli ultimi anni, abbiamo assistito a una crescente visibilità e legittimazione dei movimenti neofascisti e dei partiti di estrema destra in tante parti d’Europa. Questo fenomeno è stato accompagnato da un preoccupante aumento dei consenso elettorale per questi partiti, che in alcuni casi sono riusciti a ottenere posizioni di governo, come avvenuto in Italia. Questa tendenza solleva ancora una volta le serie preoccupazioni per le implicazioni aberranti che hanno sulla società e sulla politica, in particolare riguardo alla repressione contro le lotte sociali e al tentativo di screditare l’antifascismo criminalizzandone le sue espressioni.
Con le politiche divisive ed escludenti aumentano l’odio e il razzismo; terreno fertile per minimizzare i propri fallimenti sociali e far accettare idee di superiorità antropologica o altre simili amenità, fino ad arrivare ad aggressioni fasciste vere e proprie contro migranti, student*, attivist* e spazi sociali passate sotto silenzio. Altro che guerra tra bande!
Il processo di Budapest si inserisce in questo contesto e diventa parte di questo paradigma. Decine di denunce in tutta europa, carcerazione preventiva di molti persone in condizioni disumane, richieste di estradizione a vari paesi europei e molti antifascisti costretti alla macchia per evitare la repressione. Al momento le/gli imputati sono 17, di cui 1 in carcere in ungheria, 1 in libertà ma a rischio estradizione, 1 libera in attesa di giudizio e 14 irreperibili.
Alla luce degli eventi che hanno caratterizzato l’impegno e le forti mobilitazioni internazionali per questo vicenda, abbiamo deciso di rilanciare un blog in italiano in cui far confluire gli aggiornamenti riguardanti il processo e la situazione degli imputati e delle imputate, far convergere le iniziative informative e solidali, diffondere materiali informativi. Questa non è un’assemblea ma una piattaforma comune, a disposizione delle rete di solidarietà internazionale antagonista, uno strumento del movimento antifascista. Chiediamo a tutti e a tutte di contribuire sia attraverso la segnalazione/produzione di materiali, sia attraverso la costruzione di iniziative benefit e informative nelle citta’.
La mail di contatto è freeallantifasitaly@inventati.org
Milano, luglio 2024