Articolo tradotto da indymedia

A seguito della recente classificazione, tra gli altri, di “Antifa-Ost”, ma anche di gruppi italiani e greci, come presunte “organizzazioni terroristiche” da parte degli USA, il governo statunitense compie un ulteriore passo e mette in palio una ricompensa fino a 10 milioni di dollari. Cosa significa questo?
Gli USA offrono una ricompensa
Da una recente pubblicazione del Dipartimento di Stato degli USA, ossia il Ministero degli Esteri statunitense, si evince che viene offerta una ricompensa fino a 10 milioni di dollari per informatori, qualora le loro segnalazioni portino alla perturbazione di canali di pagamento, flussi di donazioni, organizzazioni di copertura o reti di sostegno delle suddette (costruite) realtà. In questo contesto vengono citati nello specifico “Antifa-Ost” (lì anche definito “Hammerbande”), la Federazione Anarchica Informale in Italia, nonché Armed Proletarian Justice e Revolutionary Class Self-Defense in Grecia.
Contesto
Come accennato all’inizio, Antifa Ost è stata dapprima designata come “Foreign Terrorist Organization” (FTO). Questo livello rappresenta un atto esecutivo, senza alcun procedimento giudiziario preventivo, basato esclusivamente su valutazioni dei servizi segreti e della sicurezza. In un secondo passaggio, la classificazione è divenuta formalmente efficace attraverso la sua applicazione nel sistema giuridico statunitense: *Specially Designated Global Terrorist* (SDGT).
L’attuazione nell’ambito delle disposizioni relative a SDGT comporta conseguenze penali, come il divieto sanzionato penalmente di fornire supporto materiale, possibili sanzioni finanziarie (di competenza dell’OFAC) e l’applicazione di programmi come “Rewards for Justice”.
Excursus: un discorso in Ungheria
Il 12 dicembre 2025 Thomas DiNanno, “Under Secretary for Arms Control and International Security” presso il Ministero degli Esteri degli USA, ha tenuto un discorso in Ungheria. La sua posizione di “Under Secretary” è paragonabile a quella di un segretario di Stato.
Nel suo intervento, DiNanno ha delineato le principali prospettive del governo statunitense:
1. I gruppi vicini ad “Antifa” vengono definiti come organizzazioni terroristiche e posti, dal punto di vista della sicurezza, sullo stesso piano di al-Qaida e ISIS.
DiNanno dichiara che il “terrorismo di estrema sinistra” rappresenta una minaccia centrale crescente e trasferisce esplicitamente la logica già nota dal “War on Terror” alla militanza di sinistra. Antifa non appare come un ambiente politico, bensì come una struttura terroristica organizzata e transnazionale.
2. USA e Ungheria formano un’alleanza strategica di stati di frontiera contro la violenza di sinistra.
La cooperazione bilaterale viene legittimata storicamente e caricata politicamente: entrambi gli stati sono presentati come custodi di sovranità, ordine e sicurezza, con l’Ungheria lodata come apripista europeo.
3. La repressione viene descritta come necessaria, legittima e inevitabile.
Il rappresentante statunitense annuncia l’intenzione di sfruttare tutti i mezzi giuridici e amministrativi: inserimenti nelle liste terroristiche, azioni penali, cooperazione tra servizi segreti e polizia, smantellamento delle reti e prosciugamento finanziario. Viene annunciata una persecuzione coerente delle strutture e delle attività preliminari.
4. Internazionalizzazione ed europeizzazione della lotta contro Antifa: Thomas DiNanno invita esplicitamente altri stati europei ad aderire pubblicamente alla linea USA-Ungheria. Procedimenti nazionali (ad esempio in Germania) vengono presentati come prove di un problema terroristico paneuropeo.
5. Delegittimazione dei motivi politici attraverso l’ideologizzazione dell’avversario.
L’antifascismo nel discorso non viene solo criminalizzato, ma anche delegittimato moralmente e storicamente. È descritto come “falso profeta”, come movimento autoritario e come vera forma di fascismo. L’autodefinizione politica (“antifascista”) viene qualificata come inganno consapevole.
6. Cornice interpretativa civilizzatrice: difesa dei “valori occidentali” e dell’identità europea.
La militanza di sinistra viene interpretata come un attacco all’Illuminismo, alla libertà di opinione e alla “fiducia civilizzatrice dell’Europa”.
Contestualizzazione
L’Ungheria ha classificato “Antifa” come organizzazione terroristica il 26 settembre 2025. Questo provvedimento ha inizialmente effetti locali: congelamento dei beni in Ungheria, restrizioni all’ingresso, perseguimento penale dei membri e delle attività considerate reati, così come la partecipazione o il sostegno.
Anche con l’inserimento di “Antifa-Ost” da parte degli USA non si producono ancora conseguenze giuridiche concrete in Germania; tuttavia, in futuro, con la designazione di singole persone, potrebbero verificarsi effetti economici immediati. Ad esempio, aziende statunitensi potrebbero decidere di interrompere ogni rapporto commerciale. Ciò potrebbe riguardare Spotify, PayPal, Amazon e molti altri. Simili misure possono minacciare già prima che avvenga una designazione ufficiale da parte dell’amministrazione statunitense.
Le imprese devono adottare programmi di conformità antiterrorismo e, nell’ambito di questi e di altri programmi, si applica la “enhanced due diligence” (“sorveglianza rafforzata”). Per questo motivo le aziende verificano proattivamente notizie di stampa, banche dati pubbliche, attività sui social media e valutano il rischio che una persona possa sostenere materialmente o finanziariamente gruppi terroristici.
Ciò significa che, per evitare responsabilità civili o penali, le imprese statunitensi agiscono in via preventiva, anche se la persona interessata non figura in una lista ufficiale.
Per quanto riguarda la ricompensa annunciata, questa misura esecutiva, secondo una valutazione prudente, sembra avere al momento soprattutto un valore simbolico. Tuttavia emerge chiaramente che gli USA dichiarano le strutture di finanziamento di questi gruppi europei come obiettivo di sicurezza. Si verifica al contempo uno spostamento dell’attenzione: non più la persecuzione di singoli autori, bensì lo smantellamento sistematico delle basi organizzative. Il segnale interpretativo che emerge dal discorso di DiNanno e dall’annuncio della ricompensa è che la militanza di sinistra in Europa non viene più considerata un problema di estremismo interno europeo, bensì come terrorismo internazionale. I gruppi della sinistra radicale europea vengono inseriti dagli USA nello stesso regime globale antiterrorismo, finora utilizzato principalmente contro organizzazioni islamiste. Una politica che qualcuno potrebbe ricordare dalla storia, ma che in passato ha riguardato piuttosto altre regioni, ad esempio in Sudamerica o in Asia.
Le conseguenze a medio e soprattutto a lungo termine non devono quindi essere sottovalutate.
