Da inizio giugno con la ripresa delle udienze del processo contro Maja, si sono moltiplicate le iniziative di solidarietà in Germania, Ungheria e in Europa.
Il primo appuntamento pubblico è stato il 2 giugno a Budapest durante l’udienza di Maja.
In quella giornata le decine di solidali antifascisti arrivati da Germania, Austria, Francia e Italia hanno presidiato il Tribunale supportando Maja con cori e striscioni nonostante la numerosa presenza di nazisti e poliziotti che hanno aggredito verbalmente e provocato di continuo i partecipanti al presidio.
Maja con la sua dichiarazione ha espresso una grandissima soddisfazione per la solidarietà dimostrata e ha esortato a moltiplicare le azioni di lotta contro la repressione, inoltre ha iniziato uno sciopero della fame che ha oramai raggiunto i 10 giorni.
Sabato 14 giugno si è tenuta una grande manifestazione a Jena in Germania con centinaia di partecipanti.
Nel frattempo anche in Germania continua il processo contro gli Antifa in modo sempre più opprimente: a Tobi sono stati negati gli arresti domiciliari e il processo contro Hanna continua.
Nemmeno in Francia e in Italia dobbiamo abbassare la guardia, infatti, nonostante siano state bloccate le istanze di estradizione, il procedimento contro Gino, Ilaria e Gabri continua e l’Ungheria non intende lasciar perdere.
Il 24 giugno si terrà la votazione sulla proposta di revoca dell’immunità di Ilaria in commissione affari giuridici e a inizio luglio sarà la plenaria a doversi esprimere. Sulla stampa di destra sono già iniziate le speculazioni sulla probabile revoca.
Per quanto riguarda Gabri, il Tribunale di Milano ha bloccato la sua richiesta di estrazione verso l’Ungheria, tuttavia rimane formalmente imputato per i fatti di Budapest e il processo va avanti anche per lui con l’eventualità di udienze da remoto di cui una teoricamente calendarizzata per il 20 di giugno. Nel suo caso non sono ancora chiare le implicazioni di un processo in contumacia rispetto alla giurisprudenza Ungherese, ma se venisse condannato ci sarebbe il rischio di dover scontare la sentenza decisa dall’Ungheria in Italia.
Crediamo quindi che sia importante moltiplicare le azioni di solidarietà e di difesa politica e militante delle pratiche antifasciste in Europa: striscioni, presidi e assemblee informative, diffusione della controinformazione, manifestazioni e momenti benefit a sostegno delle casse anti-repressione devono diventare una pratica costante nel tempo e non solo dettata dall’emergenza del momento.
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Una delle difficoltà di questa inchiesta transnazionale è anche il coordinamento delle informazioni, degli aggiornamenti e delle iniziative di solidarietà che avvengono nei vari paesi coinvolti. Di seguito una mappatura non esaustiva dei vari canali online a disposizione.
Campagna Free All Antifas (ita)
Aggiornamenti, documenti, iniziative benefit, iban per donazioni
Web https://freeallantifas.noblogs.org/
Canale telegram t.me/freeallantifas
Raccolta fondi (ita)
Ospitata dalle Brigate Volontarie per l’Emergenza ODV
IBAN: IT20Z0623001616000015293082
Paypal: https://www.paypal.com/paypalme/brigatevolontarie?country.x=IT&locale.x=it_IT
Comité pour la libération de Gino (fr)
Instagram https://www.instagram.com/liberez_gino/
Free Maja (ger)
Instagram https://www.instagram.com/free.maja/
Budapest Antifascist Solidarity Committee (ger)
Instagram https://www.instagram.com/freebudapesttwo/
Siamo tutti Antifa Solidarietà con le persone colpite dall’articolo 129 del codice penale tedesco (ger)